Attività di progettazione europea del Piano di Zona

A seguito dell’approvazione da parte dei referenti politici del Piano di zona della proposta progettuale che prevede la riorganizzazione e l’integrazione tra il servizio di Sportello sociale e i servizi di prossimità socio-sanitari presenti sul territorio regionale, finanziabile per il tramite  del Programma di cooperazione territoriale transfrontaliera Italia-Francia -Alcotra 2014-2020, all’asse IV “Inclusione sociale e cittadinanza europea”, obiettivo tematico “Promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e ogni discriminazione, il Coordinamento dell’Ufficio di Piano ha intrapreso la collaborazione con l’Azienda USL della Valle d’Aosta per avviare la fase di progettazione integrata.

Nel corso dell’anno 2015, sono stati individuati i partner italiani e transfrontalieri, sì è proceduto alla progettazione di dettaglio del progetto denominato “MisMi” e si è individuato come ente capofila del progetto l’Azienda USL della Valle d’Aosta. Il progetto è stato depositato in data 15 febbraio 2016 ed è stato approvato dal Comitato di Sorveglianza del programma di Cooperazione Transfrontaliera Italia-Francia 2014/2020 in data 5 ottobre 2016. Si prevede l’avvio delle attività nel corso dell’anno 2017.

In particolare il progetto “MisMi - Modello Integrato di salute per una Montagna Inclusiva” si pone come obiettivo lo sviluppo di un servizio di prossimità socio-sanitario integrato nei territori appartenenti ai sub ambiti 1, 2 e 5, tramite l’avvio del servizio di “Animatore di comunità” e il servizio di “Infermiere di famiglia” e attraverso lo sviluppo di nuove tecnologie quali la “Telereabilitazione” e la “Telemedicina.

Gli obiettivi del progetto sono diversi e tra questi: la diminuzione delle disuguaglianze sociali e sanitarie della popolazione e delle categorie più fragili e a rischio di emarginazione sociale presenti nelle zone di montagna; confrontare i differenti modelli di organizzazione al fine di ricercare soluzioni ottimali per rispondere ai crescenti bisogni sociali;  creare le condizioni per lo sviluppo di servizi sociali e sanitari che rispondano ai bisogni specifici della popolazione transfrontaliera; crescere l’efficacia e l’efficienza dei servizi sociali sanitari grazie all’utilizzo di nuove tecnologie; sviluppare nuove modalità di lavoro tra i professionisti sociali e sanitari al fine di integrare gli interventi; favorire la partecipazione attiva dei territori al fine di accrescere l’empowerment e le alleanze nelle comunità territoriali; promuovere e sostenere stili di vita sani e forme di solidarietà sociale strutturata affinché diventi patrimonio delle comunità locali; promuovere lo sviluppo della medicina di iniziativa; promuovere l’integrazione tra ospedale e territorio; assicurare la sostenibilità dell’intervento al termine del periodo di sperimentazione.